C-3603 Thun Combat PROFILE

AA: 80 cm
Peso ODV: 365 g
Motore: 1200 RPM/V
Elica:  7x6 simil APC
Batteria: 3 celle Li-Po da 1300 mAh
Data collaudo:

Al ritorno dalla gara di Combat Profile di Fano, Eurocup del 4 settembre 2011 dovevo sostituire l'Helldiver caduto in combattimento con un nuovo modello che affiancasse i Macchi 205. Nella cartella dei progetti da realizzare c'era da parecchio tempo il progetto del Thun in versione Combat ACES per motori a scoppio da 4cc. che mi è sempre piaciuto, a pari merito con l' Ilyushin IL-2 Sturmovik.
Dopo qualche giorno, valutato i progetti disponibili, ha vinto il fascino del bi-deriva.

Ho scalato il progetto per arrivare ad un apertura alare di 80 cm, ho rivisto il musetto, che nell'originale prevedeva una naca in fibra di vetro per contenere il motore a scoppio, adattandolo ai motorini elettrici da 1200 giri/Volt, mantenendo la stessa tecnica di costruzione, polistirene tagliato a caldo e poi rivestito con carta da pacchi e colla vinilica.
La fusoliera è composta da 4 semigusci, i piani di coda sono in depron da 3 mm e da 6 mm e l'ala sempre tagliata dal polistirene con la tecnica del punto fisso. Gli alettoni sono ricavati dall'ala dopo la ricopertura, utilizzando proprio la carta da pacchi come cerniera. La cappottina trasparente l'ho creata termoformando la plastica delle bottiglie dell'acqua su uno stampo di legno.

In totale sono impiegati 3 servocomandi da 5 g, uno ciascuno per gli alettoni ed uno per l'elevatore. Il motore è l'ormai collaudatissimo KD A22-10S che accoppiato all'elica 7x6 genera la giusta proporzione tra trazione e velocità per un combattimento all'ultima striscia! Un regolatore economico da 18 A, un pacco batteria da 3 celle Li-Po da 1300 mAh ed una ricevente sintetizzata da 6 canali completano la dotazione di bordo.

Dopo aver costruito e fatto volare 4 diversi modelli della categoria Profile progettati da altri e, gli ottimi risultati ottenuti con il Macchi 205 progettato da me, alla costante ricerca di migliorare le prestazioni di volo, ho deciso di applicare a questo progetto alcune nuove soluzioni, una nuova tecnologia costruttiva, nuovi profili dalle performance teoriche esagerate, e un nuovo set-up nella movimentazione delle parti mobili, impiegando 3 servi anziché 2.

Vedremo al collaudo se le nuove soluzioni daranno i risultati sperati.

La diversa colorazione delle pance delle ali

La linea aggressiva vista dal davanti

Dopo averli collaudati, li ho impiegati nella gara Combat Profile di Parma del 14 Ottobre 2012, uno dei due modelli si è rivelato davvero ottimo, preciso, veloce e molto manovrabile, anche se durante l'ultima manche ha deciso di andare a stanare una talpa, mentre invece sul secondo c'è ancora da lavorare per sistemare le escursione dei comandi. Vedremo alla prossima gara di Capralba (BG).

Qualche FOTO della gara di Parma